Oggi, tutti noi viviamo in quel periodo storico che gli scienziati de niscono “Antropocene”, poiché la straordinaria crescita della popolazione mondiale veri catasi nell’ultimo secolo è senza precedenti. Tutto ciò però richiede azioni specifiche per fornire cibo a su cienza per tutti. Questo sforzo ha anche dimostrato che produrre sempre più cibo può allo stesso tempo scatenare altri problemi per l’umanità come l’inquinamento, la perdita o la distruzione della biodiversità, le disuguaglianze e altre violazioni dei diritti umani (soprattutto per le popolazioni indigene). Da questa esperienza la comunità internazionale ha imparato che per produrre risultati positivi più ampi, lo sviluppo deve essere sostenibile, soprattutto nel settore agroalimentare.
Nel 2015 i 193 Stati membri delle Nazioni Unite hanno adottato l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile che contiene 17 Obiettivi (Sustainable Development Goals / SDG) che devono essere raggiunti entro l’anno stabilito.
L’attuale situazione globale per quanto riguarda la sicurezza alimentare non è delle più rosee. Stiamo assistendo a una serie di grandi cambiamenti che hanno già un impatto enorme sulla sicurezza alimentare: crescita della popolazione globale; coesistenza della povertà e della fame nei paesi meno sviluppati con la crescente incidenza dell’obesità e dello spreco alimentare nei paesi sviluppati; riduzione della biodiversità; cambiamenti climatici. Ognuno di questi problemi può essere descritto come causa ed e etto dell’insicurezza alimentare in tutto il mondo. Ad esempio, le politiche e le misure mirate ad una maggiore produzione alimentare sono spesso responsabili della deforestazione (al ne di ottenere più terra da coltivare) e della perdita di biodiversità (perché di solito si concentrano solo su alcune colture speci che). Allo stesso tempo, la deforestazione contribuisce al cambiamento climatico come fattore chiave della deserti cazione e, di conseguenza, riduce la produzione alimentare a lungo termine. Ecco perché è essenziale prestare attenzione al modo in cui a rontiamo tali problemi e trovare il modo migliore per garantire la sicurezza alimentare in modo sostenibile.
Il concetto chiave dello sviluppo sostenibile è quello di creare interazioni positive tra le diverse esigenze alfine di produrre un maggiore benessere per le persone.
Per guidare tale trasformazione verso la sostenibilità, è necessario formulare cinque principi chiave per la sostenibilità nell’alimentazione e nell’agricoltura.
Questi fondamentali principi hanno l’obiettivo di bilanciare la dimensione sociale, economica e ambientale della sostenibilità in ambito agricolo.
Ecco dunque elencate, le 5 buone pratiche da adottare per lo sviluppo e l’implementazione di una agricoltura sostenibile:
1. Migliorare l’efficienza nell’uso delle risorse è fondamentale per un’agricoltura sostenibile
La tecnologia e la ricerca sono risorse chiave per raggiungere la sostenibilità in agricoltura. Cruciale è l’importanza di promuovere un’innovazione sostenibile che possa aumentare la produzione prestando attenzione all’uso delle risorse naturali (acqua, terra, biodiversità, ecc.) e ai possibili impatti sociali e ambientali.
2. La sostenibilità richiede un’azione diretta per conservare, proteggere e valorizzare le risorse naturali
Il miglioramento dell’e cienza in agricoltura può portare a un grave degrado delle risorse naturali, per cui un’agricoltura sostenibile non può evitare di a rontare la protezione di questi ultimi. La graduale riduzione delle risorse naturali può anche produrre un peggioramento del benessere dei lavoratori agricoli a basso reddito, creando un circolo vizioso.
3. Un certo tipo di agricoltura che non riesce a proteggere e migliorare i mezzi di sussistenza rurali, l’equità e il benessere sociale è insostenibile
È fondamentale che uno sviluppo sostenibile si concentri sulla garanzia di equità e giustizia nell’accesso alle risorse e sulla partecipazione dei lavoratori agricoli ai processi decisionali. Inoltre, l’agricoltura è il principale settore del mercato del lavoro, per cui è necessario garantire condizioni di lavoro e redditi equi.
4. Una maggiore resilienza delle persone, delle comunità e degli ecosistemi è fondamentale per un’agricoltura sostenibile
Diverse sono le minacce che possono compromettere la produttività e la stabilità dell’agricoltura, come le calamità naturali e l’instabilità politica. Lo sviluppo sostenibile deve includere gli sforzi per creare resilienza, intesa come la capacità degli agro-ecosistemi, delle comunità agricole, delle famiglie o degli individui di mantenere o migliorare la produttività del sistema prevenendo i rischi, adattandosi al cambiamento.
5. Alimenti e agricoltura sostenibili richiedono meccanismi di governance responsabili ed efficaci
La trasformazione sostenibile del settore agroalimentare richiede profondi cambiamenti in diversi settori. Per garantire risultati positivi e utili è necessario lavorare anche sul sistema di governance. Tale trasformazione richiede nuove politiche, nuove procedure decisionali che coinvolgano le persone interessate, strumenti giuridici e politici al ne di fornire trasparenza e responsabilità nel percorso.
Le tre dimensioni che dovrebbero essere messe al centro sono la redditività economica, la salute ambientale e l’uguaglianza sociale. Un approccio così ampio può, attraverso politiche e caci, produrre i cambiamenti di cui questo settore ha urgentemente bisogno per un futuro sostenibile di ogni input e attore della filiera, dalla singola goccia d’acqua allo scarto nale di lavorazione, dal contadino laborioso al consumatore.
Riccardo M. Mazzoni
Responsabile Settore Agro-Alimentare ed Enologico | Konsumer Italia