Nel 2014 il prezzo delle polizze è diminuito del 6% rispetto alla media del 2013, passando da 437 a 411 euro per veicolo (tasse escluse); secondo l’Ania, in due anni i prezzi medi delle polizze si sono ridotti del 10% ed è diminuito anche il gap tra i premi italiani e quelli degli altri principali Paesi europei. «Quasi trionfale l’annuncio di ANIA ? commenta il Presidente di Konsumer Italia Fabrizio Premuti ? che segue la rilevazione anche di Ivass sulla discesa dei premi assicurativi nella RC Auto. Non rileviamo nulla di trionfalistico nel constatare che, in molte zone del Paese, intere regioni sono ancora alle prese con premi assicurativi assurdi che non trovano alcun riscontro nei dati della sinistralità e dei costi medi rilevati, men che meno c’è da trionfare per fattori contingenti alla diminuzione dei sinistri che sono, su questo siamo d’accordo con ANIA, frutto della crisi e quindi della diminuzione del ricorso all’auto degli Italiani in genere. Le diminuzioni sono comunque dell’1,6% su base annua e del 5,6% su base semestrale, ben minori di quanto si richiama nel comunicato ANIA». Bisogna anche rilevare che il caro tariffe presente in alcuni ambiti territoriali, specie nel Mezzogiorno, ha fatto schizzare in alto il numero di veicoli che circolano non assicurati: «La punta di 4 milioni non è certo lontana dalla realtà prosegue Premuti ?. È necessario abbandonare l’assurda base tariffaria, costruita anche in base al territorio, e valorizzare il dato individuale del rischio che ormai la tecnologia ci permette di avere con grande dettaglio. Siamo d’accordo con il Presidente Minucci che è giunto il momento per promulgare la tabella delle lesioni per le macropermanenti, ma chiediamo un impegno delle imprese fatto di numeri: si dichiari di quanto possono diminuire le tariffe in caso di approvazione e non si lasci tutto sfumato in maniera aleatoria. Konsumer Italia chiede con forza al Governo che si riducano i tempi di tolleranza tra il verificarsi dei sinistri e la loro denuncia a 60 giorni (dai 2 anni attuali); che sia perseguita una vera alternativa al risarcimento in forma monetaria, ma sulla base di carrozzerie convenzionate dietro ad una certificazione del servizio, della qualità e sicurezza della riparazione e non sulla base del prezzo minimo, con garanzia prestata dall’assicuratore che le indica. Il sistema Rete Opac (www.reteopac.it) appare al momento il più apprezzabile. Infine, non possiamo dimenticare che si deve invertire la rotta dell’abbandono di intere aree geografiche dalla presenza delle imprese con propri uffici sinistri, la lotta alla criminalità ed alle frodi si fa anche con la presenza sul territorio».
Andrea Scandura