ATTENTIMAT – Come ritirare i propri soldi e vivere felici, scopriamo insieme come difenderci dalle più comuni truffe.
Mi piace definire il Bancomat o ATM (automatic teller machine) come una macchina ingegneristica estremamente complessa , progettata sia per contenere valori sia per rilasciare valori, “una volta riconosciuto il legittimo proprietario”, per fare questo utilizza un sincronismo di Hardware e Software che garantisce la sicurezza e la regolarità di ogni processo.
Purtroppo però esistono truffatori e malintenzionati pronti a scovare ogni genere di illecito per potersi accaparrare i nostri soldi, vi sono
tecniche di raggiro atte a imbrogliare direttamente noi utilizzatori o azioni meccaniche più o meno brutali che vengono applicate direttamente sui Bancomat. Cè da dire che questi truffatori non hanno vita facile e che gli stessi istituti bancari, le case costruttrici e le forze dell’ordine sono in costante aggiornamento proprio per contrastare il fenomeno.
Per comprendere il funzionamento di un ATM e quindi individuare i criteri di difesa che possiamo adottare contro le truffe è utile descrivere meglio gli strumenti che ci troviamo davanti ogni volta che andiamo a ritirare i nostri soldi, vediamo quindi come è fatto un Bancomat:
– In alto troviamo una fonte luminosa (neon o led)
chiusa in un involucro di plastica, spesso vi viene
apposta la scritta Bancomat o il logo dell’istituto bancario.
– Subito sotto la fonte luminosa , ben illuminato, troviamo il monitor.
– Una tastiera.
– Una fessura per l’inserimento della carta.
– Una fessura più grande per il ritiro delle banconote.
Come sappiamo Il processo di ritiro è semplice e veloce, si inserisce la carta nel lettore, a video ci viene richiesto il codice pin della carta, l’importo da ritirare , si estrae la carta, si ritirano i soldi (lo scontrino è facoltativo) e il gioco è fatto.
E’ proprio durante questo semplice processo che si nascondo le maggiori insidie. Di seguito troviamo la classificazione delle principali frodi presenti sul territorio Europeo , ricordate, imparare a conoscerle ci rende meno vulnerabili :
Skimmer: stratagemmi meccanici ed elettronici orchestrati per leggere la banda magnetica dei bancomat e rubare così i dati in essa contenuti. Questa tecnica, che viene utilizzata per clonare le schede, si avvale di lettori modificati e di minuscole telecamere nascoste che servono per spiare il pin della carta.
Card trapping: lo scopo di questa tecnica è quello di catturare la scheda, mediante corpi estranei inseriti nella fessura del lettore. L’utilizzatore in questo caso si allontana dal bancomat dopo alcuni minuti credendo si tratti di un guasto ed malintenzionato entra in azione recuperando la scheda.
Cash trapping: In questo caso il denaro resta “intrappolato” nel bancomat grazie a dei corpi estranei precedentemente applicati dai truffatori, ancora una volta il cliente viene portato a pensare ad un guasto ed abbandona il bancomat dando libero spazio al ladro che recupera il bottino in tutta tranquillità.
Lebanese loop: il truffatore in questo caso applica un dispositivo all’interno del lettore che consente di incastrare le carte, l’ignaro cliente viene poi avvicinato da un complice che si finge interessato ad aiutare ma in realtà ha l’unico scopo di spiare il pin della scheda.
La Distrazione: questo resta il metodo più utilizzato di sempre. Mentre si è intenti a ritirare il denaro verificate sempre chi avete in torno, non fatevi distrarre mai dalle persone che vi circondano ma soprattutto controllate se qualcuno (anche dallo sportello vicino) cerca di spiare il vostro pin mentre lo digitate. Non rispondete ai cellulari e finché non ritirate i soldi e la carta prestate la massima attenzione. Nel video seguente l’utilizzatore del bancomat viene spiato e distratto da due complici, che rubano il pin e la scheda in pochi secondi , date un’occhiata.
Diffidate quindi degli estrani che vi circondano durante il ritiro e di persone che vi chiedono aiuto durante l’erogazione.
Chiarito il concetto che il primo complice delle truffe è la distrazione, vediamo ora più nel particolare alcuni esempi pratici:
Lo skimmer, é una frode caratterizzata da un lettore di carte “abusivo” che legge ed immagazzina i dati delle nostre card, spesso a questo stratagemma vengono affiancate micro-telecamere nascoste (all’interno delle plafoniere o in minuscoli fori) che servono per spiare i codici pin, di seguito alcune foto nelle quali si può riconoscere il corpo estraneo montato sul lettore di card, alcuni lettori abusivi presentano segni di manomissione dovuti all’installazione illecita degli stessi.
Non sentitevi degli sciocchi nel coprite con l’altra mano la digitazione del pin.
Ecco alcuni esempi di cash trapping , come accennato, esistono alcune tecniche di manomissione che possiamo imparare a riconoscere:
“la carta moschicida” utilizzata per occludere la bocchetta di emissione banconote, questo stratagemma, tornato in voga negli ultimi tempi, consiste nel tappare la bocchetta di uscita del denaro tramite una finissima lastra di lamiera o materiali simili , a cui vi è applicata colla o carta moschicida; al momento dell’erogazione i soldi si incollano alla placca, l’operatore non vedendo uscire il denaro si allontana pensando ad un guasto. I truffatori possono così intervenire in un secondo momento per recupereare i soldi, anche dopo molteplici operazioni.
Questa truffa più essere evitata prestando attenzione alla presenza di eventuali corpi estranei.
“La Forchetta” è un corpo di metallo leggero utilizzato per incastrare il denaro all’interno dell’ATM dopo un’operazione di ritiro da parte di un ignaro cliente, questo srumento viene incastrato nella bocchetta di uscita del denaro e può di fatto raccogliere una notevole somma di contanti derivante da più operazioni di più utenti diversi.
Avvertite le forze dell’ordine e l’istituto bancario se l’ATM non eroga correttamente e non vi segnala errori.
Questo invece è un esempio di Lebanese loop, la scheda viene catturata nel lettore, per poi essere recuperata con estrema facilità dal truffatore dopo aver distratto il cliente.
Se l’istituto di credito è chiuso e non potete avvertire bloccate subito la scheda.
In questa immagine invece possiamo vedere come si possa applicare una finta tastiera capace di “spiare” il nostri codice pin, in questo caso lo spessore della tastiera risulterà differente dal normale.
Verificate con costanza eventuali anomalie del Bancomat che utilizzate, prendetevi il vostro tempo.
Vediamo ora alcuni interessanti dati statistici europei, nella tabella seguente vengono messi a confronto le percentuali di crescita sia degli attacchi fraudolenti (tipo cash trapping) che degli attacchi fisici (esplosione tramite gas o esplosivi solidi) questi dati in particolare ci vengono forniti dalla European ATM Security Team (EAST – un’organizzazione ‘no profit’ il cui scopo è raccogliere questo tipo di informazioni
https://www.european-atm-security.eu):
Leggendo la tabella si può notare che la percentuale di crescita degli attacchi con frode nel primo trimestre 2016 è del 28% mentre la percentuale di crescita di attacchi fisici è del 30%, questo dato ci ricorda che la nostra attenzione quando si va a ritirare al Bancomat deve restare altissima in quanto gli attacchi con frode sono in continuo aumento, un altro interessante dato è l’aumento di percentuale di denaro perso sempre in attacchi con frode +12% e pari a 174 milioni di euro! Volete sapere quanto denaro in media viene rubato in un ATM ? La perdita media di cassa per un attacco con furto con scasso è stimato in € 17.327, la perdita media in contanti per attacco esplosivo è di € 16.631.
Ecco quindi le nostre 6 regole D’oro per ritirare il proprio denaro con serenità:
1- Scegliete sempre Bancomat ben illuminati, prediligete quelli all’interno degli istituti bancari.
2 – Prima di inserire la vostra carta verificate con attenzione eventuali segni di manomissione degli strumenti del pannello che avete davanti come piccoli fori (telecamere nascoste) o tastiere particolari , nonché verificate sempre la presenza di eventuali oggetti posti a chiusura della bocchetta di uscita del denaro o nel lettore di carta.
3 – Diffidate dagli estranei, non perdete di vista la vostra carta ed il vostro contante, non fatevi distrarre e soprattutto non rivelate mai il vostro codice pin. Ricordate che se l’ATM è in manutenzione, viene messo fuori servizio e il personale della banca è in costante supervisione con il tecnico.
4 – coprite con l’altra mano la digitazione del pin.
5 – Se la vostra carta viene ritirata o i soldi non vengono consegnati, avvertite subito l’istituto di credito (bloccate la vostra carta) e le forze dell’ordine.
6 – Controllate spesso i vostri estratti conti.
Vi lascio ricordandovi che ci sono istituti preposti, forze dell’ordine e migliaia di persone in tutto il mondo che lavorano costantemente per prevenire e sventare frodi del genere, ma ricordare sempre di fare la vostra parte e di prestare attenzione, quando ancdate al BANCOMAT state ATTENTIMAT.
Un caro saluto
Cristiano Taloni
c.taloni@konsumer.it – linkedin.com/in/cristianotaloni