PAGAMENTO DELL’IMPOSTA DI BOLLO SU CERTIFICATO AD USO ELETTORALE NELLE PROCURE DI ROMA E MILANO. PREMUTI, KONSUMER ITALIA: “LA NORMATIVA NAZIONALE NON LO PREVEDE. CHIEDEREMO IL RIMBORSO PER CHI HA PAGATO”
In questi giorni molti cittadini si stanno recando in Procura per ottenere i propri certificati penali e dei carichi pendenti ai fini elettorali. Dalla città di Roma e da Milano ci giungono segnalazioni che per il rilascio di tali certificati viene richiesta la marca da bollo da 16 euro.
Sulla applicabilità della normativa del D.P.R. 642/72 in merito all’esenzione dell’imposta di bollo su atti e documenti riguardanti la formazione delle liste elettorali e relativi all’esercizio del diritto elettorale, le Procure di Roma e Milano starebbero evidentemente applicando una propria direttiva interna che certamente non può prevalere su una legge.
“A che fine si richiede l’applicazione della marca da 16 euro se siamo davanti ad una richiesta di certificato ad uso elettorale? – afferma Fabrizio Premuti, presidente Konsumer Italia- Se accerteremo la veridicità delle segnalazioni procederemo alle richieste di rimborso per tutti quei cittadini che potranno provare di aver subito un sovraprezzo in spregio alla normativa vigente”.
Konsumer Italia annuncia due lettere con richiesta di chiarimento alle Procure di Roma e Milano, riportando le segnalazioni pervenuteci dagli utenti. L’associazione, inoltre, sta provvedendo a verificare se un simile comportamento si stia replicando anche presso altre Procure.
I cittadini che avessero pagato l’ingiusto balzello potranno rivolgersi presso le sedi Konsumer Italia ai fini della richiesta di restituzione delle somme ingiustamente spese.
Roma, 11 gennaio 2018