Elezioni amministrative: lettera aperta ai candidati Sindaci.

Siamo alle solite, tanti buoni propositi e di concreto c’è solo l’attacco all’avversario.

Con un astensionismo che è ormai il primo partito italiano nessuno si domanda il perché il cittadino sia stanco di sentire chiacchiere che vengono regolarmente disattese nel corso delle consiliature, ora anche la campagna elettorale, tranne rarissimi esempi, è la corsa alla delegittimazione dell’avversario; poco importa che sia fatta in un talk show o nelle piazze.

I cittadini hanno bisogno di Bene Comune, di essere rassicurati su un percorso che dia la possibilità di veder rifiorire le nostre città e i nostri borghi, di farle tornare luoghi accoglienti di socializzazione e non percorsi di guerra in cui poco si capisce tra monopattini, biciclette, scooter e automobili con mezzi industriali presenti a ogni ora del giorno e della notte. Abbiamo bisogno del commercio di prossimità, si proprio quel commercio che forse al consumatore costa qualcosa in più ma che genera socializzazione e sicurezza nelle nostre strade delle grandi città, ne abbiamo bisogno nei piccoli borghi dove l’irragionevole apertura di mega centri commerciali a pochi chilometri di distanza ha costretto a chiudere anche l’ultima bottega di alimentari lasciando i più anziani alla cortesia del vicino per fare la spesa. Basta centri commerciali, luoghi consumistici e non certo consumeristici.

I cittadini hanno bisogno di trasporti efficienti, non solo nelle grandi città ma nell’intero Paese, non solo le aziende di trasporto urbano ma serve un patto con le Regioni perché in tutti i luoghi ci sia la possibilità di muoversi con facilità e non solo ad orari compatibili con l’industria e le scuole.

Le città hanno bisogno di valide politiche abitative, di spazi verdi curati e inclusivi e di strade a misura di bambino.

Serve maggior sicurezza, assurdo che in un Paese di fatto non meno sicuro della media europea il cittadino abbia la sensazione di essere in una giungla dove tutto è permesso meno che essere educati.

Sul problema dei rifiuti si deve avere il coraggio di essere anche impopolari, oltre al potenziamento della differenziata che ci permetterebbe di recuperare tonnellate di materie prime seconde servono i termovalorizzatori di ultima generazione con il patto che ai cittadini più vicini all’impianto l’energia elettrica sia fornita a prezzi di puro costo, Acerra insegna, basta copiare.

Servono amministrazioni più vicine ed esenti da favoritismi, siamo un Paese che eccelle in corruzione? Iniziamo dalle amministrazioni ad accorciare le filiere di contatto cittadino/Ente Locale e a controllare, si controllare perché ognuno sia responsabilizzato sul proprio fare.

Serve una politica che voli basso e risolva davvero i piccoli problemi che assillano quotidianamente il cittadino, i voli pindarici hanno stancato tutti, al cittadino non importa più che sia destra, sinistra o centro, chiede che sappiate valorizzare le buone idee che arrivano anche dalle opposizioni; importa avere efficienza e sapere che dietro l’Amministrazione ci sia gente che sappia valutare efficienza ed inefficienza vivendo il quotidiano dell’Amministrazione che è chiamato ad amministrare e ne percepisca l’onore concesso dai cittadini.