Il patto tra Coldiretti e Federolio presentato questa mattina a Roma desta preoccupazione e scetticismo. Secondo Coldiretti, con questo accordo di filiera si andrebbe a difendere i produttori di olio evo italiani dagli attacchi delle multinazionali che sfruttano l’immagine tricolore con dei marchi che danno un’ingannevole parvenza di italianità alle produzioni straniere. In sostanza, tuttavia, la dicitura “italico” per miscele di oli nazionali, comunitari ed extra comunitari rappresenta un passo indietro verso la trasparenza, la qualità e la tracciabilità dell’olio evo.
Konsumer Italia, sempre in prima linea per la tutela delle nostre etichette, in difesa della qualità e dei produttori italiani, si schiera a fianco del Consorzio Nazionale Olivicoltori, prima realtà della produzione olivicola italiana, che ha ovviamente preso le distanze dall’accordo Coldiretti Federolio così come illustrato stamattina.
“Condividiamo le preoccupazioni espresse dalla CNO, – commenta Fabrizio Premuti, presidente Konsumer Italia -. Poiché l’accordo di stamattina rischia di penalizzare e svilire la forza del nostro made in Italy. Aggirare la trasparenza richiamando all’italianità prodotti che italiani non sono è un passo indietro verso la tutela della nostra produzione, della trasparenza, della tracciabilità e della sicurezza alimentare che oli di altri paesi non possono garantire”.
Una questione che è già arrivata sul tavolo del Ministro delle Politiche Agricole e Forestali, Gianmarco Centinaio, al quale Konsumer Italia ha inviato una lettera esprimendo le sue perplessità, sollecitandolo a prendere posizione sulla questione affinchè non passi un messaggio che potrebbe ingannare i consumatori.
Konsumer Italia, infine, firma e rilancia la petizione on line lanciata dal CNO a tutela della produzione e dei consumatori, augurandosi che vengano chiariti i termini di questo accordo e che venga tutelata la produzione di olio EVO italiano al 100%.
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