Tra il 24 e il 25 maggio la centrale a biomassa Menz & Gasser accende il camino.
Il Gruppo di Salute Pubblica del paese e Konsumer si chiedono il perché di tanta segretezza.
Primi segnali di vita dal bruciatore a biomassa, ultimi giorni di relativa tranquillità per la qualità dell’aria che si respira a Novaledo, Roncegno, Levico e dintorni?
È quanto si chiedono i comitati che si oppongono all’entrata in funzione del bruciatore e l’associazione Konsumer Italia dopo che, in gran segreto, poche notti fa la nuova fabbrica d’energia costruita dalla società Menz & Gasser a proprio esclusivo uso e consumo è stata messa in funzione per la prima volta, con modalità inusuali, che inducono sospetti sulla stessa sicurezza, da parte dei gestori, a proposito dell’inoffensività del plesso e delle sue attività.
Intorno alla mezzanotte del 25 maggio, infatti, il team incaricato dal Gruppo di Salute Pubblica e da Konsumer di monitorare la situazione intorno al complesso ha notato strani movimenti di mezzi e persone. Quindi, a distanza di qualche manciata di minuti, ecco la fumata che annuncia la messa in funzione dell’impianto.
La domanda che oggi i comitati e Konsumer si fanno e pongono a stampa, amministratori della Valsugana, popolazione dei paesi, delle campagne e delle cittadine a poca distanza dalla centrale e, non ultimi, ai responsabili Menz & Gasser è la seguente. “Per quale motivo, se non esiste alcun dubbio sul minimo o nullo potenziale inquinante dello stabilimento, si programmano e si eseguono operazioni proprio nelle ore centrali della notte?”
Forse per restare al riparo da sguardi e nasi indiscreti?
La nostra troupe ha in ogni caso ripreso e registrato tutto quanto accaduto e la documentazione fotografica è a disposizione di chiunque sia interessato ad approfondire.
Il Comitato per la Salute Pubblica di Novaledo e Konsumer Italia ricordano che continueranno a vigilare, nell’interesse della Valle e dei suoi abitanti, della flora e della fauna, del turismo e dell’agricoltura, della salute e dell’ambiente che consegneremo alle future generazioni.