Riceviamo un accorato appello al Presidente della Regione e del Consiglio Regionale da parte di una nostra iscritta che pubblichiamo contestualmente all’invio di una mail ai loro indirizzi affinchè intervengano in quello che è già di suo un dramma familiare al quale non può negarsi un ultimo barlume di umanità. “Conosco personalmente Francesco Scala”, dichiara il presidente di Konsumer Italia Fabrizio Premuti, ” un ragazzo che ha sempre dedicato il suo tempo al volontariato alla vicinanza alle persone in difficoltà così come gli era stato insegnato dal Padre. Assurdo che in una struttura attrezzata per malati terminali sia negata la presenza costante di un familiare che nulla potrà fare per il decorso della malattia ma tanto può fare per rendere l’ultimo respiro meno disumano in una malattia il cui il dolore fisico, oltre che psicologico, è compagno costante. Chiediamo al Presidente Rocca, che ben conosce il decorso di determinate patologie, di intervenire con urgenza sulla casa di degenza”.
Al Presidente della Regione Lazio
On Francesco Rocca
Al Presidente del Consiglio Regionale del Lazio
On Antonello Aurigemma
Gentili Presidenti
Vi chiedo una Grazia per mia madre e per tutte le mamme…. Abbiate pietà
Sono Anna Scala, dipendente regionale, e voglio mettere in evidenza una incresciosa situazione che si è creata presso l’hospice “Casa delle farfalle” sito in Isola del Liri (FR) dove è ricoverato mio fratello di soli 41 anni in stato terminale a causa di diverse neoplasie che hanno martoriato il suo corpo. Ebbene nella predetta struttura si può entrare solo per quattro ore lasciando incostudito mio fratello che invece avrebbe bisogno di una presenza costante almeno di mia madre. La normativa nazionale è di diverso avviso in quanto prevede la possibilità che almeno una persona stia con lui per dare conforto, ma purtroppo non è cambiato nulla da parte del direttore che peraltro è medico veterinario.
Mia madre la sera che è stata allontanata dal proprio figlio di peso ha dato un urlo disumano ha gridato, supplicato “Fatemi stare vicino a mio figlio che sta morendo, lui chiede solo la mia mano, è lucido ha paura…è l’unica e ultima cosa che posso fare”
Resta il fatto che facciamo fatica a capire quanto disumana sia una cosa del genere e che, oltre tutto, cozza con la presenza delle poltrone letto nelle stanze del presidio sanitario di Isola Liri. Tra le altre cose, senza voler insegnare nulla a nessuno, ricordiamo cosa si legge nella premessa al dPCM 12 Gennaio 2017, per quanto riguarda lo scopo delle cure palliative.
Mia madre continua a ripetere ho firmato io … ho portato mio figlio a percorrere l’ultimo miglio da solo… si sono colpevole l’ho accompagnato al broccio della morte e accanto a lui non ci sarò io a stringere la sua mano.
Chiedo compassione per mia madre per noi fratelli Fateci stare accanto fino all’ultimo minuto.
Anna Scala 3487732260