Konsumer Italia appoggia la class action del Presidente Nicola Franco e si appella al TAR contro l’apertura del
biodigestore dell’azienda agricola di Salone.
Da troppo tempo il territorio del VI Municipio di Roma Capitale è considerata area dove si può far tutto in barba
ai diritti dei cittadini e non considerando l’alto valore storico ed archeologico dell’intero Municipio. Per decenni
si è tollerato lo sversamento e l’interramento di rifiuti di ogni genere e natura, tanto da meritarsi l’appellativo
di terra dei fuochi del Lazio. I cittadini del VI municipio sentono sulla propria pelle il significato di essere a
contatto con tanto sudiciume ed i casi di neoplasie non si contano più. Quella che era una zona dell’agro romano
di grande pregio agricolo oggi è una campagna triste e brulla.
I 400.000 euro investiti negli ultimi due anni dall’Amministrazione Capitolina sono una presa per i fondelli per
decine di migliaia di romani residenti nel VI Municipio, responsabilità che non sono certamente ascrivibili
esclusivamente all’attuale Consiliatura ma ricadono, per decenni, anche su quelle passate. Nessuno mai ha
pensato alle bonifiche da fare, alla prevenzione, ad un piano rifiuti che fosse sostenibile dall’intera area
metropolitana e non solo da un Municipio.
Apprezziamo lo sforzo che l’attuale Consiliatura Municipale sta compiendo per dare al territorio, ed ai suoi
cittadini, quell’assetto che merita. Questo territorio va apprezzato per quanto esprime sulla laboriosità dei suoi
cittadini, per la storia dei luoghi, per i suoi reperti archeologici che meriterebbero l’istituzione di un parco
dedicato. Per questo Konsumer Italia sarà al fianco dell’Amministrazione Municipale nell’azione di classe verso
il comune di Roma, i ristori per il disagio subito dai cittadini devono essere a disposizione dell’Amministrazione
Municipale locale.
Nello stesso tempo chiediamo all’Amministrazione locale sostegno alle centinaia di cittadini che in queste ore
affollano la sede Nazionale di Konsumer Italia per firmare la procura necessaria per ricorrere al TAR del Lazio
contro la decisione di permettere ad un privato la messa in esercizio di un biodigestore da 75mila tonnellate di
rifiuti annui. Ben 36 i motivi che il nostro pool di Avvocati ha individuato negli atti amministrativi che hanno
portato alla concessione dell’apertura di un nuovo immondezzaio nel VI Municipio. Non siamo contrari a questi
impianti, abbiamo espresso parere favorevole anche nel caso del termovalorizzatore, ed a tutti i sistemi che
permettono la selezione ed il recupero del rifiuto, siamo contrarissimi che tutto questo si concentri in un solo
territorio.
Siamo certi che il Municipio farà sentire la sua voce anche rispetto a questa realizzazione, che va a favorire un
privato, domani sarà formalmente presentato il ricorso al TAR e ci aspettiamo che altre migliaia di cittadini
passino a firmare la petizione a sostegno del ricorso stesso.
Il VI Municipio vuol tornare ad essere un luogo di vita dove ogni singolo cittadino sia considerato esattamente
come Cittadino della Capitale d’Italia e meritevole dello stesso rispetto tributato ai cittadini di altri municipi.
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