La vittima al centro: ANIA CARES
di Federica Castello, Psicologa – Resp. sportello ascolto psicologico Konsumer Italia
Si è svolto mercoledì 27 febbraio, a Roma, presso l’Auditorium via Veneto, il Convegno “La vittima al centro: ANIA Cares”, organizzato dalla Fondazione ANIA (Associazione Nazionale Imprese Assicuratrici) in collaborazione con la Polizia di Stato e L’Università “La Sapienza” di Roma.
La Fondazione ANIA, nata nel 2004 per volontà delle Compagnie di assicurazione, al fine di ridurre il numero e la gravità degli incidenti stradali, ha realizzato negli anni iniziative e progetti volti a sensibilizzare l’opinione pubblica, a formare in modo più completo chi si mette al volante di qualsiasi veicolo e ad educare tutti i cittadini al rispetto del Codice della strada.
Nel corso dell’evento sono stati presentati i risultati del progetto “ANIA Cares”, il primo pronto soccorso psicologico per le vittime di incidenti stradali gravi ed i loro familiari, operativo dal 2017 in 4 città italiane (Roma, Firenze, Milano e Campobasso).
Tale pronto soccorso, attuato attraverso un protocollo di intervento innovativo per l’Italia, supporta chi rimane vittima di incidente stradale (prima causa di morte per gli under 35) e necessita di un qualificato nel percorso post-incidente.
Ben 100 psicologi operano, complessivamente, nelle 4 città pilota del progetto, disponibili 24 ore su 24 per assistere le vittime di incidenti stradali ed i loro familiari. Il supporto si esplica attraverso incontri che fanno elaborare il trauma provocato in strada, in collaborazione con l’Università “La Sapienza” di Roma e la Polizia Stradale.
Il Presidente della Fondazione ANIA, Maria Bianca Farina, ha illustrato i risultati sin qui raggiunti, dichiarando che, nonostante l’aver agito da tempo sulle attività di prevenzione, gli incidenti continuavano ad accadere e ciò ha fatto sorgere la domanda su cosa fare ulteriormente.
Ascoltando le vittime si è compresa la fondamentale importanza di un supporto psicologico nel momento del trauma. I risultati ottenuti sono più che lusinghieri e si vuole continuare sulla strada intrapresa. Dal 20 marzo 2017 è operativo il numero verde per contattare gli psicologi (800 893 510, come detto operativo tutti i giorni h24), ed oltre 1000 sono state le chiamate sinora ricevute, con ben 351 i pazienti che hanno potuto usufruire di 848 sedute (266 a Roma, 28 a Milano, 52 a Firenze e 5 a Campobasso). Il 70% di essi sono familiari delle vittime, il restante 30% sono coloro che hanno subito in prima persona l’incidente.
La Prof.ssa Anna Maria Giannini, ordinaria dell’Università “La Sapienza” di Roma, nonché responsabile scientifico del Progetto “ANIA Cares”, intervenuta durante il Convegno, ha sottolineato l’importanza e l’unicità dell’iniziativa che risponde ai bisogni delle vittime, dirette e indirette, della strada. Il termine “pronto soccorso psicologico”, descrittivo del modello in questione, è qualcosa di più complesso, poiché si tratta di un mettendosi a loro disposizione per percorrere, insieme, quel tratto di strada che consenta loro di iniziare ad elaborare quanto accaduto, prevenendo la cosiddetta “vittimizzazione secondaria” che occorre allorquando si viene trattati in modo non rispettoso dei propri bisogni, aggravando l’impatto traumatico.
Durante il Convegno si è parlato anche della sinergia tra “ANIA Cares” e “Chirone”, il progetto della Polizia Stradale che ha rivoluzionato la comunicazione tra operatori di polizia e vittime, intrapreso nel 2015 e nato dalla necessità di fornire strumenti efficaci all’operatore della Polizia Stradale e della Polizia Ferroviaria in caso di incidenti, in seguito esteso all’intera attività della Polizia di Stato. Tale progetto, così come quello “ANIA Cares”, è finalizzato ad evitare, a chi è stato colpito da eventi violenti, come crimini o incidenti, un’ulteriore esperienza negativa che ne amplifichi il trauma sino a sfociare nella succitata “vittimizzazione secondaria”.
Peccato non avere con ANIA delle relazioni stabili pur essendo l’unica associazione consumatori che ha un proprio dirigente in EIOPA, ed anche l’unica ad avere uno sportello d’ascolto psicologico a favore delle vittime degli incidenti stradali da ben 3 anni. Peccato si ma tanto di cappello quando le Imprese, come in questo caso, possono fare la differenza.