Konsumer Italia, da tempo sta volgendo lo sguardo ai temi della sicurezza informatica e alle relative declinazioni per il pubblico, il privato e i cittadini.
In merito al recente attacco ai sistemi informatici della Regione Lazio, abbiamo chiesto al Generale Umberto Rapetto di illustrarci brevemente lo scenario con il quale a oggi i cittadini si trovano a convivere.
Queste le sue parole al riguardo:
“L’inqualificabile esperienza della Regione Lazio, i cui sistemi informatici sono stati mutilati da un ransomware, è purtroppo una lezione da cui tutti devono trarre insegnamento.
Le insidie di carattere tecnologico sono incombenti e nessuno può ritenersi esente da vulnerabilità: se la mitologia ha parlato del tallone di Achille, quici troviamo dinanzi ad una infinità di punti deboli che caratterizzano la visione antropomorfica dell’architettura digitale del Paese.
Gli acciacchi sono tanti, larga parte dei quali caratterizzati da una cronicità irreversibile. La patologia acuta che si è manifestata con l’episodio del KO di dati e procedure legate alla campagna vaccinale è soltanto un banale raffreddore rispetto le ben più minacciose “malattie” che possono indebolire o uccidere i complessi sistemi gestionali di cui abbiamo quotidianamente necessità.
Il problema non riguarda solo i grandi enti, le aziende, le banche e altri analoghi soggetti di grandi dimensioni, ma potenzialmente affligge anche i singoli. L’indebita cifratura dei dati (e la conseguente impossibilità a servirsene) può toccare in sorte anche al singolo cittadino. Basta una mail con un documento allegato o con un link a qualche indirizzo web balordo ad accendere la miccia: l’innesco di istruzioni maligne porta a conseguenze spesso irreparabili. L’anello debole della catena di sicurezza è quasi sempre l’essere umano che adopera pc, tablet e smartphone. Se poi quegli strumenti sono utilizzati in modo promiscuo (ovvero sia per il lavoro sia per il tempo libero) i rischi aumentano in maniera estremamente significativa. Le precauzioni inerenti la condotta alla tastiera sono fondamentali e lo anche la consapevolezza del pericolo è fondamentale”.