“Gli aumenti del 15% dell’energia e dell’11% del gas appaiono speculativi, vessatori e assolutamente ingiustificati” Tuona Carlo Pileri portavoce Konsumer Italia. Questo anche alla luce dei livelli minimi di prezzo raggiunti dalle materie prime energetiche, proprio oggi il petrolio quota 37 $ al barile, uno dei prezzi più bassi nella storia.
Come consumatori ci saremmo aspettati, francamente, un ribasso dei prezzi piuttosto che un aumento che assume un aspetto solo speculativo e che va a colpire il nostro Paese in un momento di gravissima difficoltà sia per le famiglie che per le imprese.
Questa stangata pazzesca è una sprangata sui tentativi di ripresa delle imprese e sugli sforzi di sopravvivenza delle famiglie che arriva mentre il Governo stesso decide l’allungamento dello stato di emergenza. Aumento che arriva dopo le rassicurazioni dello stesso Governo che aveva lasciato intendere di lavorare per abbassare tariffe ed imposte.
Inoltre, va considerato che aumenti cosí consistenti dell’energia, ai quali va aggiunta anche l’I.V.A., comporteranno aumento dei costi di impresa portando ad un aumento generalizzato dei prezzi soprattutto dei prodotti essenziali.
“Chiediamo al Governo” Prosegue Carlo Pileri “DI ANNULLARE OGNI AUMENTO, di annullarli per rispetto degli italiani e dei sacrifici che hanno fatto in questi mesi ma anche per garantire la ripresa del Paese che altrimenti sarebbe fortemente compromessa da una contrazione dei consumi, per non parlare dell’aumento delle morosità per bisogno; assurdo dare con una mano e togliere con l’altra. Scriveremo al Premier Conte non solo per contestare tali aumenti ma anche per chiedere che sia aperta un’inchiesta su ARERA la cui imparzialità sembra vacillare fortemente ed i Consumatori non se ne sentono più garantiti.”
Ufficio stampa Konsumer Italia