20 aprile 2018, una data storica che segna, di fatto, l’entrata in vigore del decreto Smart Road in Italia;
dalla scorsa settimana infatti il ministero dei trasporti potrà autorizzare la sperimentazione di automobili a guida autonoma sulle nostre strade.
Va detto che il decreto restringe comunque il campo di applicazione ponendo dei vincoli quali: tipologie di auto utilizzate, tratti di strada interessati e obbligo di presenza umana a bordo.
Ma cosa succerà nei prossimi anni? Il consumatore si troverà catapultato via via in un nuovo mondo automobilistico dove le auto saranno in grado trasportarci autonomamente? O ci troveremo di fronte ad uno stallo tecnologico/legislativo che rallenterà il processo evolutivo delle automobili a guida autonoma?
Le domande da porci al momento sono ancora molte; in particolare vi sarà da affrontare il dilemma etico:
il comportamento di una macchina di fronte all’inevitabile; chi investire? Chi salvare?
L’incidente Uber avvenuto a marzo 2018 in cui una donna di 49 anni ha perso la vita ci deve far riflettere, autisti, compagnie assicuratrici, pedoni e forze dell’ordine; saremo ostaggi di un Algoritmo informatico?
Konsumer nuove tecnologie ha deciso di iniziare a parlarne, oggi lo facciamo ponendo alcune domande al nostro Vincenzo Ferrante – vicepresidente nazionale di Konsumer Italia,
confidando che a breve sarà possibile instituire una prima tavola rotonda con tutti i soggetti interessati.
Vincenzo Che cosa è e cosa può fare una macchina a Guida Autonoma?
Malgrado oggi, camminando per le nostre strade, si possa esser portati a pensare che le auto a guida autonoma siano già una realtà: incontrando automobilisti alla guida concentrati a digitare o a parlare con i propri smartphone, l’auto a guida autonoma non è ancora realtà.
Sarà una vettura che guiderà da sola e che sarà programmata per portarci ovunque. Quando? Stando alle sperimentazioni e agli investimenti, dovrebbe circolare tra qualche anno.
Abbiamo davvero bisogno delle automobili che si guidano da sole? Quali vantaggi avremo?
In linea teorica ne avremmo un gran bisogno, non solo per poter usare liberamente i propri smartphone, senza rischiare di fare una strage, come purtroppo può accadere oggi con i tanti incoscienti che incrociamo sulle nostre strade.
Avremo vantaggi per l’intera sistema di mobilità, anche se l’obiettivo a cui tutti dovremmo tendere, senza grandi invenzioni, dovrebbe essere il miglioramento della mobilità delle nostre città: migliorare i sistemi di trasporto pubblico, incentivare il Car sharing e tutto ciò che può disincentivare l’utilizzo di mezzi inquinanti.
Quali tecnologie vengono usate?
Già oggi molti modelli hanno delle porzioni di ciò che saranno i prodotti completamente a guida autonoma.
Computer di bordo, assistenza alla frenata, monitoraggio dei punti ciechi degli specchietti tramite sensori radar e tanto altro che oggi serve ad assistere e aiutare il guidatore. Il progetto di auto a guida autonoma è certamente più complesso, ma ci stiamo avvicinando sempre più.
Ecco una domanda fondamentale: quali perplessità dovremmo affrontare? (dilemma Etico: il comportamento di una macchina di fronte all’inevitabile; chi investire chi salvare)
Qui si apre una riflessione fondamentale: di fronte ad un pericolo imminente, l’auto autonoma cosa sceglierà e, soprattutto, chi sceglierà di sacrificare? Un pedone, rispetto a chi è all’interno del veicolo? E, soprattutto, visto che non esiste coscienza nel programma di guida, il programmatore ( lui sì dotato di coscienza ) chi ha deciso di salvare? Questo è solo un esempio, forse il più drammatico, di ciò che dobbiamo affrontare.
Anche perché i programmi li scrivono gli uomini e non i robot. Altro dilemma: di chi sarà la responsabilità di un sinistro? Sarà importante ancora una polizza Rc Auto oppure una Rc Prodotto? Come vedi, mentre gli ingegneri progettano e costruiscono, tutti noi dobbiamo porci alcune domande che investono l’etica ed in generale l’intero quadro normativo da costruire su questo tema.
Quanto sarà importante la sicurezza e la telematica satellitare?
Già oggi, con i dispositivi telematici, le nostre auto sono più sicure: grazie alla rilevazione automatica di un crash e alla geolocalizzazione, è possibile soccorrere e assistere in tempi brevissimi gli automobilisti. La telematica satellitare è quindi fondamentale per dare maggiore sicurezza ad un’auto a guida autonoma.
Tra quanti anni guideremo un’auto a guida autonoma? E Quanto costerà?
Girano già previsioni, ma non mi azzarderei a indicare date, l’unica certezza è che il costo sarà molto elevato, ma il costo più elevato sarà dato dai danni e le conseguenze che potremo avere se non incominceremo a porci quelle domande di ordine etico e morale per trovare risposte alle incognite che tale innovazione ci porrà e, ripeto, quale quadro normativo intendiamo predisporre.
Un Grazie a Vincenzo Ferrante – vicepresidente nazionale di Konsumer Italia
Amici consumatori vi lascio con una citazione di Albert Einstein per una vostra personale riflessione sul tema:
“Un giorno le macchine riusciranno a risolvere tutti i problemi, ma mai nessuna di esse potrà porne uno”.
Cristiano Taloni
Responsabile settore informatico-digitale
c.taloni@konsumer.it