Come sempre, da quando l’Italia è stata divisa in aree di rischio identificate da differenti colori, il venerdì è diventato il giorno della verità. Quello in cui vengono resi noti i dati sulla curva epidemiologica che poi determineranno i cambiamenti delle misure restrittive per il contenimento del contagio. Un primo dato: secondo le indicazioni della Cabina di regia il monitoraggio settimanale dei dati sul Covid-19 certifica per l’Italia un indice di contagiosità ancora sotto l’1%, pari a 0,99. Ma le varianti contribuiscono a importanti passaggi di fascia: in particolare diventano arancione Lombardia, Piemonte e Marche, mentre i numeri manderebbero in “rosso” la Basilicata. In buona compagnia con Bolzano e Molise, con quest’ultima Regione che ha chiesto essa stessa di essere collocata nella fascia di gravità più alta.
Sul fronte contagi, particolarmente diffusi tra i giovani, i dati non sono certo rasserenanti: sfondano quota 20 mila quelli registrati nelle ultime 24 ore. Esattamente i nuovi positivi, secondo il bollettino del Ministero della Salute, sono 20.499 a fronte di un minore numero di tamponi, 325.404, un dato che fa impennare l’indice di positività al 6,2%. Calano però i decessi, 253, ieri erano stati 308. I guariti sono 11.714, mentre gli attuali positivi crescono di 8.521 unità attestandosi a 404.664. Prosegue l’incremento dei ricoverati nei reparti ordinari, sono 18.292 (+35), e di poco aumentano pure le terapie intensive, con 2.194 ricoverati (+26) e 188 nuovi ingressi. Le persone in isolamento domiciliare sono 384.178. La regione con il numero più alto di nuovi positivi è la Lombardia (4.557), a seguire Emilia-Romagna (2.575) e Campania.
Ospedali
C’è un altro elemento che aumenta la preoccupazione di esperti sanitari e amministratori: la saturazione dei posti letto. Erano 6 una settimana, ma salgono ora a 8, le regioni che superano la soglia critica del 30% dei posti letto in terapia intensiva occupati da pazienti Covid. Si tratta di Abruzzo (37%), Friuli Venezia Giulia (33%), Lombardia (33%), Marche (36%), Molise (36%), Provincia autonoma di Bolzano (35%), Provincia autonoma di Trento (39%), Umbria (57%). È quanto si apprende dal monitoraggio pubblicato sul portale dell’Agenas (Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali), aggiornato al 24 febbraio. Preoccupa in particolar modo la provincia di Brescia, un esempio su tutti: sono 95 su 105 disponibili i posti letto occupati da pazienti Covid nell’ospedale Mellini di Chiari, uno dei luoghi simbolo di quella che Guido Bertolaso, incaricato della gestione del piano vaccinale in Lombardia, ha definito la “terza ondata” in una zona peraltro già molto provata dalla prima, un anno fa. Nel giro di 3-4 giorni i ricoveri sono raddoppiati.
Vaccinazioni
Nella giornata di ieri, in Lombardia, hanno ricevuto la prima dose di vaccino anti-Covid 7.094 anziani over 80, a cui si aggiungono i 409 che hanno ricevuto la seconda dose di vaccino, per un totale di 7.503 dosi somministrate. Dall’inizio della campagna over 80 del 18 febbraio, sono state somministrate complessivamente a questa categoria di cittadini 38.707 dosi. La vaccinazione under 80 ieri ha riguardato 5.102 persone tra prima e seconda dose. Complessivamente sono state somministrate 12.605 dosi di vaccino anti-Covid. Intanto, la campagna di vaccinazione rivolta agli anziani over 80 ha raggiunto le 529.696 adesioni, di questi 331.984 hanno effettuato la registrazione tramite il portale, 171.672 si sono rivolti ai farmacisti e 26.040 si sono iscritti tramite i medici di medicina generale. In Italia, secondo Agenas, le dosi somministrate di vaccino sono 3.950.725 su un totale di 5.198.000 dosi consegnate. Intanto sono state poste le basi per un progetto pubblico-privato per produrre vaccini in Italia ma ci vorranno molti mesi prima di arrivare a qualche risultato apprezzabile. I numeri di oggi
Sono 20.499 i test positivi al coronavirus registrati in Italia nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute: un numero altissimo e preoccupante. Ieri i positivi erano stati 19.886. Le vittime sono invece 253, in calo rispetto alle 308 di ieri. Si contano 20.499 nuovi contagi su un totale di 2.888.923, i decessi sono 253 in più e superano quota 97 mila. I guariti in più sono 11.714. Gli attualmente positivi sono 404.664 (+8.521). I tamponi 325.404 e il tasso di positività sale al 6,3%.
Lombardia
Un numero su tutti: sale al 9,7% il rapporto tra nuovi positivi e tamponi processati in Lombardia: sono 4.557 i casi registrati nelle ultime 24 ore su 46.725 test (di cui 34.454 molecolari e 12.271 antigenici). Indice Rt a 0,82. I decessi di oggi sono 48, con il totale che arriva a 28.275 in un anno di pandemia. I guariti/dimessi salgono invece a 505.819 (+1.071), di cui 3.786 dimessi e 502.033 guariti. Sul fronte ricoveri salgono a 416 i pazienti in terapia intensiva (+9), mentre sono 10 i nuovi ricoveri negli altri reparti con il totale che arriva a 4.034. Veniamo alle singole province: sempre alti i dati nella città metropolitana di Milano (1.145 di cui 457 a Milano città) e di Brescia (918), seguite da Monza e Brianza (505), Varese (365), Bergamo (358), Como (289), Pavia (220), Lecco (197), Mantova (180), Cremona (149), Sondrio (78) e Lodi (51). La Lombardia dunque da lunedì torna arancione su tutto il territorio con la versione arancio rafforzata per vari comuni del Bresciano, otto nella provincia di Bergamo e Soncino nel Cremonese. Micro aree rosse a Bollate, Viggiù e Mede. Le altre regioni
Veneto: nelle ultime 24 ore, in Veneto, si sono registrati 1.174 nuovi casi di positività al Coronavirus. Lo ha dichiarato il presidente della Regione, Luca Zaia, nel corso della conferenza stampa indetta presso Palazzo Balbi (Venezia). “Avendo svolto 33.843 tamponi – ha aggiunto Zaia -, si tratta di un’incidenza pari al 3,05%”. “Gli attualmente positivi in Veneto sono 23.439”, ha concluso il governatore. Regione in zona gialla con indice Rt di poco sotto 1.
Piemonte; indice Rt a 1,02 e passaggio in arancione. Cresce ancora il numero di nuovi casi positivi, oggi 1.526 (contro i 1.454 di ieri) ma c’è stato un incremento anche dei tamponi diagnostici processati, 25.724 (ieri 21.391) e il rapporto positivi/tamponi scende al 5,9%, dal 6.8% di giovedì. Il bollettino dell’Unità di crisi della Regione riporta 5 decessi (1 oggi), situazione stabile nel dato dei pazienti ricoverati in terapia intensiva, 163(+1 rispetto a ieri), mentre cresce di 29 il numero dei malati negli altri reparti Covid, in totale 1.938. Le persone in isolamento domiciliare sono 13.009, i guariti +721.
Liguria: va verso il giallo la Liguria, eccezion fatta per l’area Sanremo-Ventimiglia in arancione rafforzato, con indice Rt a 0,84 e con una bassa percentuale di vaccinati tra gli over 80: 2,5%. Nelle ultime 24 ore registrati 351 nuovi casi e altri 5 decessi. Effettuati 3.647 tamponi molecolari e 2.895 tamponi antigenici rapidi. Le vittime avevano un’età compresa tra i 59 e i 90 anni. Al momento in tutto il territorio ligure sono 543 i pazienti Covid ricoverati in ospedale, 2 meno di ieri, di cui 52 in terapia intensiva. Sono 5.878, invece, le persone attualmente positive, 68 più di ieri, e 7.211 quelle sottoposte a sorveglianza attiva.
Valle d’Aosta: rinviato ancora l’appuntamento con la zona bianca per la regione montana dove l’indice Rt è 0,94%. Sono 13 i nuovi casi di coronavirus dopo aver analizzato 116 tamponi. Nelle ultime 24 ore non si registrano ulteriori decessi. Colore: giallo
Provincia di Bolzano: Rt di poco sotto l’1 ma ancora rosso l’Alto Adige dove si regista il valore più elevato dell’incidenza settimanale con 539,01 casi per 100.000 abitanti. Il lockdown è in vigore fino al 14 marzo senza possibilità di spostamento tra comuni se non per motivi di lavoro, salute o urgenti. Nella giornata di ieri sono emersi 350 nuovi casi Covid-19 su 12.745 tamponi processati. Nuova impennata giornaliera di decessi, ben 7, per un totale di 1.022 dall’inizio della pandemia. Il primo decesso collegato al coronavirus in provincia di Bolzano risale al 12 marzo 2020. Delle nuove positività, 226 sono emerse da 2.509 tamponi molecolari esaminati e 124 su 10.236 test antigenici eseguiti. Le persone risultate positive ad un tampone molecolare sono 42.554 su 195.992 complessivamente testate e 30.152 sono quelle nel frattempo guarite. Le persone positive al test antigenico sono 22.253. Numeri sempre molto elevati per quanto concerne i ricoveri: 223 sono i pazienti Covid ricoverati nei normali reparti ospedalieri e 40 quelli che si trovano in terapia intensiva (ci sono altre 3 persone che si trovano in terapia intensiva all’estero). I pazienti Covid ricoverati nelle strutture private convenzionate sono 161.
Provincia di Trento: sono 3 decessi per Covid nelle ultime 24 ore secondo i dati dal bollettino dell’Azienda sanitaria provinciale di Trento, dove l’indice Rt è di poco sopra 1: si tratta di 2 donne e di 1 uomo di età compresa fra i 67 e gli 89 anni. Negli ospedali sono 19 i nuovi ricoveri, a fronte di 17 dimissioni; il numero attuale di pazienti Covid è pertanto pari a 204, cifra che comprende anche 36 pazienti in rianimazione. Ci sono 130 nuovi positivi al molecolare (su 1.709 test molecolari) e 276 all’antigenico (su 2.231 test). Attraverso i molecolari è stata confermata anche la positività di 44 persone il cui contagio era stato individuato nei giorni scorsi dai test rapidi. Dei nuovi positivi, 167 sono asintomatici e 234 sintomatici. Guardando alle fasce d’età, troviamo ben 91 casi fra bambini e ragazzi in età scolastica (32 hanno meno di 5 anni, 8 dei quali meno di 2 anni) mentre i nuovi contagi fra gli ultra settantenni sono 47. Le classi in quarantena sono 46. Le vaccinazioni hanno raggiunto le 40.044 somministrazioni, comprese le 14.417 seconde dosi e le 6.991 (tra prime e seconde dosi) riservate ad ospiti di residenze per anziani. La provincia è arancione. Emilia Romagna: impennata di contagi nella regione emiliana con Bologna in arancione rinforzato. Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 255.479 casi di positività, 2.575 in più rispetto a ieri- 1037 asintomatici – su un totale di 40.148 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è del 6,4% (età media 42,7). Trentuno i decessi, che fanno salire il numero complessivo a 10.489 da inizio pandemia. In aumento i casi attivi, cioè i malati effettivi, a oggi 39.222 (+1.540 rispetto a ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi, sono complessivamente 36.919 (+1.495, il 94%). I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 211 (+8 rispetto a ieri), 2.092 quelli negli altri reparti Covid (+37). Più di 367mila le dosi di vaccino già somministrate.
Friuli Venezia Giulia: oggi in FVG su 5.873 tamponi molecolari sono stati rilevati 294 nuovi contagi con una percentuale di positività del 5,01%. Sono inoltre 2.718 i test rapidi antigenici realizzati, dai quali sono stati rilevati 174 casi (6,40%). I decessi registrati sono 6, i ricoveri nelle terapie intensive sono 56 e quelli in altri reparti 348. Lo comunica il vicegovernatore con delega alla Salute del Friuli Venezia Giulia, Riccardo Riccardi. I decessi complessivamente ammontano a 2.823, con la seguente suddivisione territoriale: 637 a Trieste, 1.408 a Udine, 591 a Pordenone e 187 a Gorizia. I totalmente guariti sono 61.354, i clinicamente guariti salgono a 1.951, mentre le persone in isolamento oggi risultano essere 9.471. Dall’inizio della pandemia in Friuli Venezia Giulia sono risultate positive complessivamente 76.003 persone con la seguente suddivisione territoriale: 14.682 a Trieste, 34.733 a Udine, 16.742 a Pordenone, 8.961 a Gorizia e 885 da fuori regione. Indice Rt a 0,83 e colore giallo.
Toscana: sono 1.254 i positivi in più rispetto a ieri (1.219 confermati con tampone molecolare e 35 da test rapido antigenico). Dall’inizio dell’epidemia in Toscana, ove l’indice Rt è 1,19, sono 154.041 i casi di positività al coronavirus. I nuovi casi sono lo 0,8% in più rispetto al totale del giorno precedente. L’età media dei 1.254 nuovi positivi odierni è di 41 anni circa (il 19% ha meno di 20 anni, il 22% tra 20 e 39 anni, il 35% tra 40 e 59 anni, il 19% tra 60 e 79 anni, il 5% ha 80 anni o più). I guariti crescono dello 0,4% e raggiungono quota 132.523 (86% dei casi totali). Oggi sono stati eseguiti 14.130 tamponi molecolari e 8.898 tamponi antigenici rapidi, di questi il 5,4% è risultato positivo. Sono invece 11.800 i soggetti testati oggi (con tampone antigenico e/o molecolare, escludendo i tamponi di controllo), di cui il 10,6% è risultato positivo. Gli attualmente positivi sono oggi 16.883, +4,7% rispetto a ieri. Le persone ricoverate nei posti letto dedicati ai pazienti Covid oggi sono complessivamente 1.007 (5 in meno rispetto a ieri, meno 0,5%), 163 in terapia intensiva (4 in più rispetto a ieri, più 2,5%). Oggi si registrano 22 nuovi decessi: 15 uomini e 7 donne con un’età media di 75,8 anni. Relativamente alla provincia di residenza, le persone decedute sono: 7 a Firenze, 5 a Prato, 3 a Pistoia, 2 a Lucca, 2 a Pisa, 2 a Livorno, 1 a Arezzo. Alcuni dei decessi comunicati agli uffici della Regione nelle ultime 24 ore si riferiscono a morti avvenute nei giorni precedenti. Questi i dati – accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste della Protezione Civile Nazionale – relativi all’andamento dell’epidemia nella regione ancora arancione.
Umbria: insieme ad Abruzzo, Emilia Romagna e Molise, l’Umbria arancione ha un’incidenza maggiore di 200 casi per 100.000 abitanti. Così recita il monitoraggio Iss-ministero Salute di oggi che registra un indice Rt a 1,07 nella regione del centro dove la situazione preoccupa e non solo nelle micro aree rosse che dovrebbero uniformarsi al resto del territorio in arancione con delle regole ad hoc per le scuole.
Marche: finisce in fascia arancione la regione marchigiana dove nel pomeriggio è stata firmata l’ordinanza per il ritorno alla didattica a distanza al 100%. Con indice Rt a 0.98 ma alle prese con il pericolo varianti, nelle Marche è ancora alto il numero dei positivi al Covid tra le nuove diagnosi nelle ultime 24 ore nelle Marche: sono 686, di cui 323 in provincia di Ancona. Secondo il Servizio Sanità della Regione «nelle ultime 24 ore sono stati testati 5.563 tamponi: 3.475 nel percorso nuove diagnosi (di cui 1.157 nello screening con percorso Antigenico) e 2.088 nel percorso guariti (con un rapporto positivi/testati pari al 19,7%)». I positivi sono così distribuiti nelle altre province marchigiane: 144 in provincia di Pesaro Urbino, 84 in provincia di Macerata, 66 in provincia di Ascoli Piceno, 37 in provincia di Fermo, 32 fuori regione. Questi casi comprendono soggetti sintomatici (73), contatti in setting domestico (144), contatti stretti di casi positivi (211), contatti in setting lavorativo (19), contatti in ambienti di vita/socialità (4), contatti in setting assistenziale (6), contatti con coinvolgimento di studenti di ogni grado di formazione (30), screening percorso sanitario (2) e 1 caso proveniente da fuori regione. Per altri 196 casi si stanno ancora effettuando le indagini epidemiologiche. Sui 1.157 test del Percorso Screening Antigenico «sono stati riscontrati 86 casi positivi (da sottoporre al tampone molecolare). Il rapporto positivi/testati è pari al 7%
Abruzzo: nell’Abruzzo in zona arancione e con indice Rt a 1,13, dall’inizio dell’emergenza sono complessivamente 53.535 i casi positivi al Covid 19 registrati. Rispetto a ieri si registrano 594 nuovi casi (di età compresa tra 7 mesi e 102 anni). I positivi con età inferiore ai 19 anni sono 101, di cui 8 in provincia dell’Aquila, 41 in provincia di Pescara, 33 in provincia di Chieti e 19 in provincia di Teramo. Il bilancio dei pazienti deceduti registra 10 nuovi casi e sale a 1689 (di età compresa tra 56 e 96 anni, 3 in provincia di Chieti, 4 in provincia di Teramo, 2 in provincia dell’Aquila e 1 residente fuori regione). Del totale odierno, un caso è riferito a un decesso avvenuto nei giorni e comunicato solo oggi dalla Asl. Nel numero dei casi positivi sono compresi anche 39125 dimessi/guariti (+487 rispetto a ieri). Gli attualmente positivi in Abruzzo (calcolati sottraendo al totale dei positivi, il numero dei dimessi/guariti e dei deceduti) sono 12731 (+97 rispetto a ieri). Dall’inizio dell’emergenza Coronavirus, sono stati eseguiti complessivamente 733700 tamponi molecolari (+5828 rispetto a ieri) e 242281 test antigenici (+3101 rispetto a ieri). Il tasso di positività, calcolato sulla somma tra tamponi molecolari e test antigenici del giorno, è pari a 6.6 per cento.
Molise: indice Rt a 1,11 nella regione molisana che diventa rossa. “Ho richiesto di rendere tutta la regione zona rossa da lunedì 1 Marzo. Il governo ha accolto la mia istanza. È un momento delicato per il nostro territorio e chiedo al Governo, che gestisce la Sanità in Molise attraverso un Commissario nominato da Roma, di cambiare strategia e attivare tutte le misure necessarie. Da parte della Regione, per le residue competenze che ci rimangono, siamo a disposizione”, ha scritto il presidente della Regione
Molise, Donato Toma, a margine di quanto deciso nelle ultime ore sull’istituzione in tutto il territorio regionale della fascia di rischio più alta.
Lazio: con indice Rt a 0,98 il Lazio riesce a mantenere la zona gialla. Sono 35.433 i casi attualmente positivi di cui 1.830 ricoverati, 217 in terapia intensiva e 33.386 in isolamento domiciliare. Dall’inizio dell’epidemia i guariti sono in totale 190.256, i decessi 5.851 e il totale dei casi esaminati è pari a 231.540, secondo il bollettino aggiornato della Regione Lazio. “Oggi su quasi 15 mila tamponi nel Lazio (-264) e quasi 20 mila antigenici per un totale di oltre 34 mila test, si registrano 1.539 casi positivi (+283), 19 i decessi (+1) e +1.082 i guariti. Aumentano i casi, i decessi e i ricoveri, mentre diminuiscono le terapie intensive. Il rapporto tra positivi e tamponi è a 10%, ma se consideriamo anche gli antigenici la percentuale è al 4%. I casi a Roma città sono a quota 700. La zona gialla aumenta le responsabilità, guai ad abbassare la guardia.
Oggi abbiamo +639 casi rispetto a venerdì scorso”. Lo ha comunicato l’Assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato.
Sardegna: indice Rt a 0,68. il più basso d’Italia nell’isola che comunque resta gialla. Sono 41.027 i casi di positività al Covid-19 complessivamente accertati dall’inizio dell’emergenza. Nell’ultimo aggiornamento dell’Unità di crisi regionale sono stati rilevati 70 nuovi casi. In totale sono stati eseguiti 756.558 tamponi, per un incremento complessivo di 3.890 test rispetto al dato precedente. Il rapporto casi positivi-tamponi eseguiti segna per l’Isola un tasso di positività dello 1,7%. Si registrano 5 decessi (1.147 in tutto). Sono invece 224 i pazienti attualmente ricoverati in ospedale in reparti non intensivi (-5), mentre sono 22 i pazienti in terapia intensiva. Le persone in isolamento domiciliare sono 12.571. I guariti sono complessivamente 26.840 (+140), mentre le persone dichiarate guarite clinicamente nell’Isola sono attualmente 223. Sul territorio, dei 41.027 casi positivi complessivamente accertati, 9.726 (+26) sono stati rilevati nella Città Metropolitana di Cagliari, 6.579 (+14) nel Sud Sardegna, 3.477 (+7) a Oristano, 8.161 (+13) a Nuoro, 13.084 (+10) a Sassari.
Campania: indice Rt a 1,04 e fascia arancione in Campania dove il presidente De Luca punta il dito contro la mancanza di controlli che ha fatto risalire la curva dei contagi: da lunedì chiuse tutte le scuole. I numeri: oggi sono 2.519 (ieri 2.385), di cui 467 casi identificati da test antigenici rapidi, a fronte di 22.416 tamponi effettuati, di questi 4.150 gli antigenici. A darne notizia l’Unità di crisi della Regione Campania che, nel bollettino ordinario di oggi, riporta anche 11 deceduti, 9 nelle ultime 48 ore, e 1.779 guariti. I nuovi casi, riferibili ai soli tamponi molecolari, sono così suddivisi: 1.881 asintomatici e 171 sintomatici. La situazione in Campania risulta, quindi, essere la seguente: 262.843, di cui 5.539 antigenici, il totale dei positivi. Il numero dei tamponi sale a 2.888.348 di cui 98.937 antigenici. I decessi da inizio pandemia sono 4.259 le guarigioni, invece, 184.883. Sul fronte dei posti letto si registra un incremento delle degenze nelle terapie intensive, oggi sono 144 a fronte delle 131 registrate ieri. La disponibilità massima resta fissata a 656. I posti letto non critici sono 3.160, quelli occupati 1.294 Tutti i dati sono riferibili alle 23:59 di ieri giovedì 25 febbraio.
Calabria: ad oggi sono stati sottoposti a test 547.334 soggetti per un totale di tamponi eseguiti pari a 579.690 (allo stesso soggetto possono essere effettuati più test). Le persone risultate positive al coronavirus sono 37.533 (+241 rispetto a ieri), quelle negative 509.801″. Lo rende noto la Regione Calabria nel bollettino quotidiano dei dati relativi al coronavirus: dall’inizio dell’emergenza i decessi sono 677 (+3 rispetto a ieri), i guariti sono 30.617 (+133 rispetto a ieri), i ricoveri sono 208 (+5 rispetto a ieri). Indice Rt a 1,01 e fascia gialla.
Basilicata: va in zona rossa la Basilicata con l’indice Rt più alto della penisola: 1,51. L’ultimo bollettino dice 90 positivi su 1.085 tamponi. Lo comunica la task force della Regione. Le positività riguardano principalmente Matera (20), Montescaglioso (12), Venosa (8) e Potenza (5). Nella stessa giornata risultano guarite 90 persone e non si registrano decessi. Con questo aggiornamento i lucani attualmente positivi sono 3.645, di cui 3.558 in isolamento domiciliare. Sono 10.986 le persone residenti in
Basilicata guarite dall’inizio dell’emergenza sanitaria e 358 quelle decedute. Cala leggermente il numero delle persone attualmente ricoverate nelle strutture ospedaliere lucane, pari a 87, ma aumentano i posti occupati in terapia intensiva. A Potenza 27 pazienti sono ricoverati nel reparto di malattie infettive, 20 in pneumologia, 11 in Medicina d’urgenza e 3 in terapia intensiva dell’ospedale San Carlo, a Matera 12 persone si trovano nel reparto di malattie infettive, 10 in pneumologia e 4 in terapia intensiva dell’ospedale Madonna delle Grazie. Dall’inizio dell’emergenza sanitaria sono stati analizzati 236.671 tamponi molecolari, di cui 218.918 sono risultati negativi, e sono state testate 144.651 persone.
Puglia: sale di due punti rispetto a ieri il rapporto percentuale in Puglia tra test processati e nuovi positivi al coronavirus che passa dall’11,25 di ieri al 13,49 per cento di oggi. Degli 8179 tamponi analizzati, 1104 hanno dato esito positivo. Poco meno della metà dei nuovi casi di contagio sono stati accertati in provincia di Bari che conta 429 malati in più in 24 ore. Altri 258 casi sono stati scoperti in provincia di Taranto, 172 in quella di Foggia, 88 nell’area di Brindisi, 76 in provincia di Lecce e 75 nella Bat. Altri tre casi riguardano residenti fuori regione e di ulteriori tre non è nota alla residenza. Gli attualmente positivi sono 32.039 di cui 1.410 ricoverati. Le vittime Covid sono state 22: 9 in provincia di Bari, 7 in quella di Taranto, due in Capitanata, tre in provincia di Lecce e uno nella Barletta. Dall’inizio dell’emergenza a oggi i guariti sono 108.948: 1015 in più rispetto a ieri. La Puglia resta gialla con Rt a 0,95%.
Sicilia: fascia gialla e indice Rt a 0,71, il più basso eccezion fatta per la Sardegna. Flessione per quanto riguarda i contagi: secondo i dati forniti dal Ministero della Salute i nuovi positivi sono 578 (ieri 613), a fronte di un minor numero di tamponi processati, 24.570, e cala leggermente l’indice di positività al 2,3%. Aumentano però i decessi, 21 (+6), mentre i guariti nelle ultime 24 ore sono 986. Continua a calare il numero degli attuali positivi, oggi di 429 unità attestandosi a 26.597. Prosegue il calo dei ricoveri nei reparti ordinari, 776 (-23), quasi stabili le terapie intensive, 132 (+1), con 8 nuovi ingressi. In isolamento domiciliare vi sono 25.689 persone.