Dopo una fase iniziale di selezione dei consulenti formatori e preparazione interna dei contenuti il progetto di certificazione antibullismo finanziato dalla Presidenza del Consiglio è giunto alle attività dirette con le 10 palestre della Federazione Pugilistica Italiana. Gli incontri con gli operatori ed i coach hanno dimostrato la validità dell’impianto formativo studiato per arrivare all’intervento dell’Ente di Certificazione che dovrà, attraverso audit diretti, accertare gli anticorpi di cui saranno dotati questi centri di aggregazione sociale necessari a respingere qualsiasi forma di pratica di prevaricazione individuale o collettiva bullistica.
Il progetto, di cui Konsumer Italia è capofila in partnership con l’Osservatorio Nazionale Bullismo e doping ed in collaborazione alla Federazione Pugilistica Italiana del CONI, è finalizzato a superare la pratica delle rassicurazioni autoreferenziali che troppo spesso nascondono le vere dimensioni del fenomeno bullismo nei centri di aggregazione sociale, ricorrere ad una vera e propria certificazione di un Ente Terzo deputato al rilascio di certificati, assicura quell’oggettività di verifica che non può essere demandata a chi è parte in causa.
Giorgia Venerandi, Resp. Naz. Minori di Konsumer Italia e coordinatrice del progetto dichiara: “La formazione degli operatori delle palestre all’applicazione della prassi individuata e licenziata dall’UNI è stata seguita ad oggi con sorprendente interesse, questo oltre a rassicurarci ci conferma di trovarci, nell’ambito sportivo, in un ambiente sano che vuol disporre di mezzi idonei a respingere attività che oltre ad essere illecite sono strumenti di distruzione della psicologia di una persona. A settembre si ripartirà con la formazione alle famiglie e ai ragazzi. Perché solo triangolando la formazione tra i protagonisti di questo fenomeno, è possibile dare una risposta sistemica ad un problema sistemico: se è il 60% dei giovani che in qualche misura incappa nel bullismo o nel cyberbullismo, vuol dire che non siamo davanti al problema di un singolo o un gruppo di ragazzi, ma siamo davanti ad un problema sistemico, un problema culturale. Ed è portando negli ambienti da loro frequentati una vera e propria cultura antiviolenza, che sono certa che il Team Ethical riuscirà a dare impulso ad una vera e propria rivoluzione culturale Copernicana “
Sono così giunti a formazione oltre 100 operatori delle palestre selezionate, le ulteriori attività che saranno poste in essere a loro vantaggio prepareranno alla fase di vera e propria certificazione che vedrà scendere in campo Quaser, l’Ente selezionato per gli audit.
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