A seguito dellinchiesta de il Test 9 etichette declassate: esposti di Konsumer allAGCM
Scoppia la bomba del finto olio extravergine. Dopo linchiesta pubblicata nellultimo numero de il Test (che trovate in edicola) ed i 9 esposti presentati da Konsumer allAGCM, la Procura di Torino ha aperto un fascicolo a carico di ignoti per frode in commercio. È questo il reato ipotizzato dal Procuratore Raffaele Guariniello (Coordinatore Gruppo Specializzato Sicurezza del Lavoro e Tutela del Consumatore) che ha avviato i campionamenti di rito a seguito della pubblicazione dei risultati delle analisi dellAgenzia delle Dogane per il Test, i quali hanno portato al declassamento di 9 extravergini a semplici oli vergini. Nessun problema per la salute del consumatore ma per il suo portafogli sì: convinto di portare in tavola un extravergine, si può ritrovare ad aver speso un 30-40% in più per un olio che, alla prova organolettica, può appartenere alla categoria inferiore. Dalle anticipazioni dellinchiesta de il Test, infatti, ben nove bottiglie sulle venti analizzate sono state declassate dal Comitato di assaggio a semplici oli di oliva vergine: «Li abbiamo fatto analizzare dal laboratorio chimico di Roma dellAgenzia delle Dogane e dei Monopoli spiega il Direttore del mensile Riccardo Quintili perché è il più affidabile in Italia ed è in grado di sciogliere ogni dubbio».
E non ci sono dubbi che Santa Sabina, Pietro Coricelli selezione, Cirio 100% Italiano, Carapelli il Frantolio, Prima Donna Lidl, De Cecco classico, Bertolli Gentile, Carrefour classico, Sasso classico abbiano riscontrato difetti nel panel test che ne ha decretato la bocciatura, declassandoli da extravergini alla categoria di oli di oliva vergini (i produttori mettono in dubbio i metodi seguiti da il Test e rivendicano, dopo aver replicato le analisi, la conformità dei loro oli, n.d.r.). Sono stati invece promossi Monini Gran Fruttato e Monini classico, Farchioni, Conad classico, Antica Badia Eurospin, Sagra classico, Costo doro Extra, San Giorgio, Carapelli oro verde italiano, Coop e Colavita 100% italiano.
Preso atto dellesito delle analisi dellAgenzia delle Dogane, Konsumer Italia ha deciso di presentare 9 esposti allAGCM Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato: «Uno per ogni singola etichetta di olio bocciata dal panel e risultata non rispondente ai criteri organolettici dichiara il Presidente di Konsumer Fabrizio Premuti Ci riserviamo azioni collettive nei confronti dei produttori». Lindagine nasce dalla volontà di «tutelare i consumatori verificando cosa finisce sui nostri scaffali prosegue Quintili ? nellannus horribilis che si è abbattuto sugli ulivi italiani e spagnoli: la campagna 2014/15, segnata dalla mosca olearia e dal maltempo, ha visto la produzione dimezzarsi con evidenti ripercussioni anche sulla qualità dellolio; un prodotto che continua ad avere il triste primato di frodi, alterazioni e sequestri. Nei negozi gli oli vergini non si trovano più e in automatico si considerano tutti extravergini, ma non è così: servono più controlli, regole rigide e un cambio di mentalità da parte dei consumatori che devono dubitare se il prezzo è troppo basso».
Sulla stessa linea il Presidente del Consorzio Produttori Olivicoli del Lazio, Erino Cipriani: «I controlli sono insufficienti, noi produttori ci scontriamo con prezzi del mercato agricolo talmente bassi che siamo messi fuori gioco. Lolio extravergine deve corrispondere a determinati requisiti organolettici, tra cui unacidità inferiore o uguale allo 0,8% (0,8 grammi per ogni 100 grammi di prodotto) e la presenza di un alto numero di polifenoli: è facile, ad esempio, far rientrare sotto lo 0,8% un olio con bassi polifenoli». Facendo una media nazionale del costo di produzione di una bottiglia non si scende sotto i «5 euro al litro per un vero extravergine di qualità riprende il Presidente per cui al dettaglio costerà almeno 8 euro, per arrivare anche a 9/9,50 (a seconda della regione di provenienza e delle proprietà distintive)». Offerte a parte, se costa meno «è evidente che ci siano sofisticazioni e frodi: si spaccia per 100% italiano lolio proveniente da Spagna, Grecia e addirittura Tunisia. Bisogna rendere obbligatori i controlli dellassaggio al panel test per tutti gli oli affinché siano classificati come extravergini, ad oggi invece vengono eseguiti solo per gli oli DOP».
Konsumer Italia invita tutti i consumatori a controllare sempre le etichette al momento dellacquisto delle bottiglie, diffidando dei prezzi troppo bassi e tenendo conto delle miscele di oli diversi. Konsumer continuerà a mantenere alta la guardia, considerando anche che a livello mondiale mancano 600mila tonnellate di olio scrive il Test per cui sono facilmente immaginabili speculazioni sui prezzi, con conseguente rischio frodi e contraffazioni.
Andrea Scandura
ufficio.stampa@konsumer.it
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