Oggi vorrei scrivere due righe su un argomento che, chi si occupa di diritti dei consumatori, spesso è chiamato ad affrontare: il prezzo di un bene. Parto immediatamente con una ramanzina nei confronti di molti consumatori, poiché spesso vengono attirati dal prezzo basso pur consapevoli che certi beni non dovrebbero scendere sotto una certa soglia.
Insomma, facciamoci prima un esame di coscienza su quante volte il prezzo eccessivamente basso di un bene non ci fa essere diffidenti.
Il sottocosto può esser dovuto ad una precisa politica commerciale “aggressiva” anche di commercianti che notoriamente sono seri e responsabili, ma spesso nasconde truffe o anche che il bene stesso possa essere fatto da materiali scadenti. Il prezzo si compone di molti fattori e l’eccessivo ribasso deve comunque far scattare un campanello d’allarme. Però, allo stesso tempo, va detto che il prezzo alto, può nascondere altrettante insidie: spesso paghiamo il marchio e non per forza la maggiore qualità di un bene.
Il consumatore informato deve sempre fare un confronto tra i prezzi medi di un bene e diffidare dei prezzi troppo sopra o sotto la media. Ovviamente se il bene acquistato dovesse risultare difettoso esiste la tutela del codice del consumo e possiamo pretendere la sostituzione, il rimborso oppure la riparazione dello stesso. Ma se abbiamo avuto la malaugurata idea di acquistare il bene ( attratti da una stupefacente offerta ) da un sito poco affidabile, ci risulterà molto più difficile far valere i nostri sacrosanti diritti di consumatori.
Quindi il consiglio che mi sento di dare è quello di porsi sempre le seguenti domande: che reputazione ha il venditore? Il prezzo proposto è molto più basso rispetto al prezzo medio dello stesso bene sul mercato? Il pagamento che farò sarà sempre tracciabile con una prova d’acquisto? Fatevi sempre queste domande, anzi, ne aggiungerei anche un’altra, che secondo me attirerà un bel po’ di critiche: è proprio necessario che lo acquisti? Lo so cosa state pensando, però certe volte compriamo fin troppe cose inutili.
Vincenzo Ferrante
Vice Presidente Konsumer Italia