Nel 2015 la Konsumer Italia segnalò con un esposto all’AGCM la non conformità di 9 brand all’extravergine di oliva su 20 analizzati dalla rivista Il Test, oggi Il Salvagente. In quel frangente le ripercussioni negative furono di portata mondiale.
Il nuovo test, pubblicato da Il Salvagente del mese corrente, torna a puntare l’attenzione sull’essere o meno dei veri extravergine di oliva.
Già nel 2015 l’intenzione della Konsumer Italia non era certamente quella ritenuta diffamatoria da uno dei 9 brand, ma semmai comprendere dove e come si potesse ovviare a tali risultati, ben sapendo che per propria natura l’olio tende a modificarsi se conservato in modo errato, infatti riportavamo in alcuni articoli che se il difetto fosse nascente nel trasporto o nel cattivo immagazzinamento, una sinergia tra l’associazione e le imprese avrebbe potuto migliorare i processi di filiera.
Alla luce dei nuovi risultati, la Konsumer Italia – conoscendo la professionalità con la quale Il Salvagente tratta un argomento così delicato – ha contattato in via formale i 7 produttori di olio che dagli ultimi test del Laboratorio chimico dell’Agenzia delle Dogane e dei monopoli di Roma sono risultati essere oli di oliva vergine (parliamo di De Cecco Classico, Colavita Mediterraneo tradizionale, Carapelli Frantolio, Coricelli, Cirio Classico, La Badia-Eurospin e il Saggio Olivo di Todis) e propone loro di ripetere il test effettuando un prelievo a campione direttamente nei loro stabilimenti.
Tali campioni, una volta raccolti saranno sigillati dal produttore e portati, dalla Konsumer Italia all’analisi di un panel test organolettico direttamente con la garanzia che la consegna al laboratorio possa avvenire anche alla presenza del produttore.
Konsumer Italia auspica una pronta risposta e disponibilità dei produttori, al fine di verificare con nuovi prelievi le caratteristiche dei sette oli e tutelare i consumatori in piena trasparenza.
Dott.ssa Silvia Magna
Ufficio stampa Konsumer Italia