Quando in famiglia vi è un unico percettore di reddito, a mio parere, sottoscrivere una polizza assicurativa per il caso morte è quasi un atto “obbligatorio”, poiché nel caso di morte prematura, tutti i componenti del nucleo familiare, si troverebbero in gravi difficoltà economiche.
Oggi, in virtù anche di norme finalmente più adeguate ai tempi, non esiste soltanto una tipologia di unione, ma occorre ricordare che questo tipo di polizze sono sempre state indipendenti dall’asse ereditario: il contraente, nel caso di decesso dell’assicurato, può decidere in maniera indipendente chi saranno i beneficiari del capitale garantito, anche se non si tratta di eredi legittimi.
Anche se i percettori redditi in una famiglia, dovessero essere più di uno, la garanzia di un capitale da erogare in caso di morte durante la durata di una polizza, diventa un atto necessario per non lasciare chi rimane in vita in gravi difficoltà economiche.
Esistono tante variabili per questi contratti e diventa fondamentale l’intervento di un intermediario assicurativo ( verificatene sempre l’iscrizione al Rui, il registro presso l’Ivass, organo di vigilanza delle assicurazioni! ), che dovrà spiegarvi le varie formule per tutelare economicamente i beneficiari.
Ascoltateli, chiedete e ricordatevi che tutto ciò che firmerete deve essere chiaro e adeguato alle vostre esigenze. Secondo me una polizza che metta a disposizione dei capitali per chi rimane in vita è un atto quasi obbligatorio, ma allo stesso tempo dovete sapere cosa state sottoscrivendo, senza aver timore di farvi chiarire qualsiasi dubbio dal vostro consulente assicurativo di fiducia.