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Polizze FWU: a rimetterci non devono essere i risparmiatori

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Si scrive un’ ennesima pagina nera nella degli attacchi predatori ai soldi degli italiani. In questo caso a essere messa sotto accusa è una compagnia lussemburghese che commercializzava in Italia prodotti destinati a rappresentare una copertura per i rischi vita per le persone. FWU è stata posta in liquidazione dal tribunale lussemburghese. Questo significa che non solo queste polizze non potranno essere più coltivate con nuovi versamenti (peraltro già da tempo sospesi), ma soprattutto che si pone il problema per oltre 120.000 risparmiatori italiani di rientrare in possesso delle somme versate.

“E qui sta il bello anzi il brutto – dichiara Fabrizio Premuti Presidente Nazionale di Konsumer Italia – perché queste polizze avevano una particolare caratteristica che prevedeva un caricamento di costi e commissioni nei primi anni.”

Pertanto chi ha iniziato soltanto da qualche anno a versare sulle polizze lussemburghesi i propri risparmi, sicuramente non riceverà indietro il capitale investito perché gran parte sarà appunto stato assorbito da caricamenti e commissioni”.

“Lo scandalo non è soltanto su questo, incalza l’avvocato Massimo il Melpignano, responsabile nazionale banca e finanza di Konsumer Italia. Quanti consumatori infatti erano al corrente di questo meccanismo? E quanti consumatori erano al corrente della circostanza che questo prodotto era ed è disciplinato dalla legge lussemburghese e non da quella italiana? Queste informazioni sono state trasferite correttamente dagli intermediari ai consumatori italiani?”.

Infatti FWU contava in Italia una nutrita rete di distributori, ben 77, a cui  devono aggiungere i tantissimi broker e intermediari che sul territorio hanno intercettato oltre 120.000 clienti per un totale sistema di oltre 300 milioni di euro raccolti, e ora congelati.

“E’ il caso di alzare la soglia dell’attenzione – prosegue Melpignano – anche verso le responsabilità degli intermediari, che non possono trincerarsi dietro il <<io non sapevo>>, triste melodia che nei decenni i risparmiatori beffati hanno imparato a conoscere per la bocca di banche e società di investimento coinvolti nei tanti crack finanziari!

Konsumer Italia non lascia mai soli i consumatori italiani: sul punto Premuti è chiaro. “Aiuteremo in nostri associati anzitutto a recuperare tutta la documentazione necessaria per ottenere il rimborso mettendo a loro disposizione un modulo apposito, e saremo al loro fianco come sempre in quei casi in cui rileveremo la violazione degli obblighi informativi e di correttezza da parte degli intermediari”.

Konsumer Italia, che da pochi giorni è entrata a far parte del CNCU con la federazione “IConsumatori”, non mancherà di fare sentire la voce dei cittadini anche dinanzi alle autorità competenti, a partire dall’IVASS.

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