La Conciliazione Paritetica va rafforzata, in particolare nellambito della RC Auto. Nel 2013 e nei primi 8 mesi del 2014, infatti, su 3 milioni di sinistri (di cui il 10% si trasforma in contenzioso) la conciliazione è stata attivata solo in 180 casi.
Al fine di trovare le soluzioni per incentivare uno strumento di mediazione che potrebbe portare a un risparmio di risorse, oltre a favorire una rapida e soddisfacente conclusione delle controversie tra le parti, Konsumer Italia ha partecipato all’incontro organizzato da IVASS (Istituto per la Vigilanza delle Assicurazioni), ANIA (Associazione Nazionale fra le Imprese Assicuratrici) con delega del Movimento Difesa del Cittadino, e di ACU insieme a molte altre associazioni dei consumatori, il 17 ottobre scorso. Il dato che è emerso chiaramente nel corso della riunione è la necessità di rafforzare il funzionamento e l’efficacia dell’istituto della Conciliazione Paritetica per i sinistri rc auto, pur riconoscendo la validità del complessivo impianto della procedura e del relativo processo informatico di supporto si legge nel comunicato stampa congiunto.
Tra le cause del limitato ricorso alla procedura di conciliazione è stata evidenziata la scarsa conoscenza dell’istituto da parte dei consumatori, che conseguentemente operano scelte diverse. L’IVASS ha così suggerito un paio di interventi per rafforzare la conoscenza della conciliazione fra gli assicurati, e qualche possibile azioni da intraprendere per promuoverne lo sviluppo. Innanzitutto rafforzare l’informazione verso l’utenza consegnando all’assicurato, già al momento della stipula della polizza assicurativa, un foglio illustrativo che spieghi in modo sintetico la procedura di conciliazione e le sue modalità operative. In secondo luogo, IVASS propone di agevolare le modalità di accesso alla conciliazione, coinvolgendo nella fase di raccolta delle richieste anche le imprese, che provvederebbero poi a trasmetterle alle Associazioni cui l’utente ritiene di conferire il mandato.
Ciononostante, gli assicurati potranno comunque continuare a rivolgersi direttamente all’Associazione dei consumatori per l’inoltro delle richieste. Questo dovrebbe permettere di far circolare maggiormente l’informazione sulle conciliazioni, dando la possibilità di sfruttare la rete distributiva delle imprese ed, eventualmente, il canale postale per l’invio delle richieste. Altre proposte riguardano la possibilità di far specializzare il personale delle associazioni dei consumatori dedicato alla gestione delle controversie, individuando magari delle figure che si dedichino a tale attività in modo continuato. Le proposte sono state valutate positivamente da ANIA e dalle associazioni dei consumatori, che saranno chiamate a esprimersi su queste linee d’azione in un documento più dettagliato sul quale l’IVASS è al lavoro.
Nella seconda parte dell’incontro, IVASS ha raccolto le positive considerazioni delle Associazioni dei Consumatori in merito agli esiti dell’indagine Sei assicurato e forse non lo sai, relativa alle polizze vendute in abbinamento a prodotti e servizi di natura non assicurativa, pubblicata a luglio (www.ivass.it) da cui emerge che circa 15 milioni di persone potrebbero essere assicurate a loro insaputa e non essere quindi in grado di sfruttare la polizza in caso di bisogno.
A tal proposito, anche Konsumer Italia (in collaborazione e partnership con My Opinion e grazie ai canali di diffusione di Rete D’Italia) ha lanciato un sondaggio online per chiedere direttamente agli Italiani se rispetto agli acquisti di prodotti e servizi abbiano avuto contezza della copertura assicurativa che stavano pagando all’interno del costo del prodotto o servizio acquistato. Sondaggio ancora online di cui raccomandiamo la partecipazione anche seguendo questo link.
IVASS ha infine annunciato l’imminente pubblicazione nel proprio sito dei risultati della indagine sull’operatività dei siti comparativi finalizzata a verificare il livello di trasparenza e correttezza dei servizi di comparazione, rispetto a tale argomento le anticipazioni lasciano ritenere che siano stati trovati argomenti di incongruenza rispetto alle promesse, spesso vantate sui risparmi e sulla possibilità di scelta, dagli stessi operatori nei propri siti internet.
La data del prossimo incontro è stata fissata per il 21 gennaio 2015.