Nonostante il moltiplicarsi di truffe digitali, purtroppo non passano di moda quelle portate avanti da improvvisati promoters che suonano alla porta del consumatore
Nel caso della “Truffa del Catalogo”, si presenta in casa un agente di vendita, il quale propone di partecipare a un sistema di sconti per l’acquisto di beni domestici: coperte, piumoni, oggetti di lavanderia… Alla fine della visita, che si conclude in brevissimo tempo, in quanto il consumatore cerca in ogni modo di liberarsi di una persona che fa soltanto perdere tempo, l’agente chiede la sottoscrizione di un modulo, dicendo che gli serve come prova di aver eseguito il suo lavoro.
Si tratta, ovviamente, di soggetti addestrati per vendere e convincere il consumatore a sottoscrivere il contratto: farli uscire senza firmare non è davvero facile, perché la sottoscrizione, all’apparenza, non sembra comportare vincoli di sorta. Il consumatore sente su di sé lo stress di questa presenza indesiderata e pur di accorciare i tempi della visita firma i moduli senza neppure leggerli.
Accade, però, che dopo qualche giorno, quando ormai è decorso il termine di 14 giorni previsto dagli artt. 52 e segg. Codice del Consumo per recedere, si ripresenti l’agente, dicendo che è stato sottoscritto un contratto con l’obbligo di acquistare annualmente, per almeno cinque anni prodotti, per una cifra normalmente non inferiore ai 4.000,00 Euro. Nella maggior parte dei casi il consumatore, intimorito, di essere citato in giudizio con una causa che gli costerà tempo e denaro, compra, sottoscrivendo un nuovo contratto, contratto – gli viene detto dall’agente – non soggetto a recesso perché attuativo del precedente per il quale è già decorso il temine previsto dal Codice del Consumo.
Per la consumatrice di Parma, che si è rivolta a Konsumer Emilia Romagna, l’Avvocato Giovanni Franchi è riuscito a dimostrare la nullità dell’impegno e il conseguente recesso del contratto. La società venditrice non si è opposta al recesso e ha promesso la restituzione dell’acconto.
Fabrizio Premuti, Presidente di Konsumer Italia, ha dichiarato: “È una truffa diffusa, che prende alla sprovvista il consumatore e lo mette nella posizione di spendere del denaro senza volerlo. Resta chiaro che è importantissimo non firmare nessun foglio prima di aver letto e compreso alla lettera cosa vi è scritto. Tuttavia, una volta caduti nel tranello, non perdersi d’animo e rivolgersi a chi con esperienza e professionalità sa risolvere anche i casi apparentemente più complessi”.
Chiunque si trovi nella medesima situazione può rivolgersi alle sedi di Konsumer in Italia, pronte a risolvere il problema.