Il Ministro della salute sblocca i viaggi con l’ordinanza: “Ulteriori misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19”. (in G.U. del 14 maggio 2021). L’ordinanza ritiene necessario e urgente prevedere, nelle more dell’adozione di un successivo DPCM, nuove disposizioni in materia di limitazione degli spostamenti da e per l’estero.
Viene regolamentato l’ingresso dai Paesi dell’Unione europea e dell’area Schengen, ma anche dalla Gran Bretagna e Israele, con tampone negativo, senza obbligo di quarantena, ma con l’obbligo di esibire all’arrivo un tampone molecolare o antigenico con esito negativo, effettuato nelle 48 ore che precedono l’arrivo in Italia.
E’ previsto che chiunque faccia ingresso in Italia e prima del proprio ingresso nel territorio nazionale
è obbligato a compilare un Modulo per la Localizzazione in formato digitale, denominato anche Passenger Locator Form. Per sapere di più sul modulo, per indicazioni e per la sua compilazione cliccare QUI.
Per spostamenti dall’estero e per l’estero sono stati predisposti appositi elenchi che individuano i diversi Paesi dovè possibile spostarsi.
Per sapere com’è possibile spostarsi nei diversi Paesi bisogna consultare appositi elenchi, contrassegnati sotto le lettere A – B – C – D – E, che chiariscono cosa bisogna sapere per movimenti in quel determinato Paese. Per consultare gli elenchi visitare il sito del Ministero degli Affari Esteri.
Con la stessa ordinanza sono state prorogate le misure restrittive nei confronti del Brasile fino al 30 luglio 2021. Questi gli ultimi aggiornamenti disponibili sul sito del Ministero della salute.
L’ordinanza prevede anche il rafforzamento della sperimentazione dei voli “Covid-tested” agli aeroporti di Venezia e Napoli in aggiunta a quelli di Milano e Roma. Sono così ampliate le tratte autorizzate con i voli provenienti da Canada, Giappone, Emirati Arabi Uniti e Stati Uniti.
Per conoscere quali sono i requisiti richiesti ai passeggeri “Covid-tested”, per conoscere le tratte autorizzate e per sapere come compilare l’apposito modulo di localizzazione digitale, da esibire prima dell’imbarco, è necessario consultare la pagina “Voli Covid-tested”.
Ma a che punto siamo per i certificati Covid digitali UE che faciliteranno la libera circolazione in Europa?
Il Parlamento europeo ha dato un primo assenso per all’accordo negoziale fra le istituzioni europee ed entro il mese di giugno si saprà la data della definitiva partenza.
Il premier Mario Draghi ha assicurato, al termine del Consiglio europeo a Bruxelles del 25 maggio, che il certificato arriverà a metà giugno, in tempo per favorire il ritorno dei turisti proprio in avvio di stagione. In effetti il certificato servirà per facilitare la libera circolazione durante la pandemia.
La Commissione Europea ha previsto che il “certificato”, che avrà un formato comune per essere accettato in tutti i Paesi UE, dovrà rispettare i termini della privacy, essere di contenuto sicuro a prova di contraffazioni e con possibilità di essere caricato sullo smartphone oltre la versione cartacea. Attesterà se una persona è stata vaccinata contro il coronavirus o ha un risultato recente di test negativo o è guarita dall’infezione.
Stando agli accordi presi il regolamento, del Certificato Covid digitale UE, resterà in vigore per 12 mesi. Eventuali restrizioni dovranno essere debitamente giustificate.
A oggi è dato sapere che i Paesi UE devono accettare i certificati di vaccinazione rilasciati in altri Stati membri, per le persone che hanno ricevuto un vaccino autorizzato dall’Agenzia europea dei medicinali (EMA) (attualmente Pfizer-BioNTech, Moderna, AstraZeneca e Janssen). Spetterà ai Paesi UE decidere se accettare anche i certificati delle vaccinazioni effettuate con gli altri vaccini, utilizzati in base alle procedure di autorizzazione di emergenza nazionali o con quelli elencati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) per l’utilizzo di emergenza.
Sul sito del Ministero viaggiare sicuri (sulla sinistra della pagina) vi sono le necessarie informazioni, su tutti i Paesi nel mondo, riguardo ai principali fattori di rischio (ordine pubblico, criminalità, rischio terrorismo, rischi ambientali, aree di particolare cautela) e indicazioni aggiornate sulla situazione sanitaria, condizioni di viabilità, documentazione necessaria per l’ingresso, visti, formalità doganali e valutarie, normative locali rilevanti.
La regolamentazione dei viaggi ha avuto immediato riscontro e ha fatto rilevare presenze di stranieri in Italia, come pure per spostamenti dall’Italia.
Di seguito il video di Euronews con notizie aggiornate al 20 maggio 2021.
dottore commercialista